STANISLAO FIERRO ARCHITETTO
2010 - Adattamento della "casa Köck" a Biblioteca Comunale, San Candido (Italia)

Concorso di progettazione a preselezione

2010

3’ classificato

Committente: Provincia autonoma di Bolzano.

Dimensione mq 1500

Architetti :

Stanislao Fierro – Roberto Rosset

Collaboratori:

Nadine Saul

I lavori di recupero e rifunzionalizzazione della struttura si pongono come obiettivo principale un’accurata opera di restauro della struttura storica che ne evidenzi i tratti originali, il tutto inserito in una più complessiva sistemazione delle aree. L’approccio progettuale privilegia pertanto il restauro conservativo quale processo indispensabile per valorizzare e rendere leggibili gli elementi costitutivi del fabbricato.

Particolare attenzione è riservata alla ricerca di un possibile equilibrio tra le necessità proprie degli spazi richiesti e dei collegamenti interni e le esigenze di una corretta conservazione della leggibilità dell’originario impianto distributivo dell’edificio. In considerazione della funzione che rivitalizzerà l’edificio si è posta grande attenzione alla collocazione dei tavoli e delle postazioni di lettura cercando di creare, anche attraverso precisi interventi architettonici, condizioni di luce naturale differenti e particolarmente adatte allo scopo.

Sull’area, la cui sistemazione esterna esprime il tentativo di relazionare il giardino all’intorno pur mantenendone una coerente unitarietà e le caratteristiche di un semplice giardino di montagna , è stato collocato un piccolo volume ospitante lo spazio dedicato al bar. Un basso muretto affianca il percorso pedonale delimitando l’area verso il parcheggio dell’ospedale.

Obiettivi strategici del servizio sono il restauro e la rifunzionalizzazione della “Kockhaus” sulla base di un’approfondita conoscenza delle vicende e delle tecniche costruttive della stessa. Il progetto e l’intervento dovranno sottolineare l’importanza dell’immobile e del suo contesto culturale e ambientale. Le indagini conoscitive, che permetteranno l’esame in dettaglio delle stratificazioni storiche degli elevati, dovranno condurre a scelte operative e metodologiche aventi quale scopo fondamentale il riconoscimento del valore del bene ed il suo mantenimento. L’esito di un progetto di restauro coerente dovrà necessariamente sposare gli obiettivi propri del piano di riqualificazione funzionale e consentire di esaltare le potenzialità espressive e scenografiche del fabbricato. La soluzione progettuale impostata ha richiesto profonde riflessioni su ciò che distingue un uso tollerabile e non un abuso tollerato della struttura antica.

L’arredo della Biblioteca è stato pensato in modo tale che possa dialogare con la struttura dell’antico edificio. Molta cura è stata posta nel posizionamento degli scaffali , cercando di non prevaricare l’esistente.

Altrettanta attenzione è stata posta nella collocazione dei tavoli da lettura, sempre in relazione con le finestre e con i nuovi lucernai. La posizione del posto di lettura ha sempre utilizzato una luce che non infastidisse il lettore. Il materiale usato è stato il rovere naturale. Ove si è potuto, si è riutilizzato , riconsolidando e risanando, il materiale esistente. Nel caso in cui l’intervento è decisamente nuovo e l’egato alle nuove necessità, si è usato, volutamente un materiale nuovo e dissonante, come nel caso del vano ascensore

Vista 1

Vista 2

Vista 3

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